• INIZIATIVE, MANIFESTAZIONI E APPUNTAMENTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DEL 25 SETTEMBRE

      • GAZEBO  in piazza Giorgione tutti i sabati e le domeniche dalle 9.00 alle 19.00 e nell’angolo est di piazza Giorgione i prossimi martedì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00.

     

      • RIUNIONI DI QUARTIERE:     INCONTRIAMOCI
      • Casetta Rossa, via Verdi – mercoledì 14 settembre, ore 20:45
      • Centro Don Bordignon, via Bassano – lunedì 19 settembre, ore 18:30 in compagnia di Piero Fassino
      • Casa del Quartiere di Borgo Padova, via Manzoni – mercoledì 21 settembre, ore 20:45

     

      • CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE: Venerdì 23 settembre, ore 18:30  Piazza Giorgione

     

      • CENA  ELETTORALE GIOVEDI 8 settembre, ore 19.30.   BIADENE DI MONTEBELLUNA, a Ca’ Bolani presso Rete Orchidea, Via XVIII Giugno n. 41.  Costo: € 35,00 a persona, con riduzione per i bambini.  (vedi locandina)

     

    • INIZIO CAMPAGNA ELETTORALE DI GIOVANNI ZORZI 31 AGOSTO.  Appuntamento ore 21:15 sul canale 14 e in diretta streaming negli studi di rete veneta, ospite del direttore Luigi Bacialli nella trasmissione #Focus.
  • GARANTIRE LA SANITA’ PUBBLICA A TUTTI: IMPEGNO DEI CANDIDATI DEL PD ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 25 SETTEMBRE

    Premesso che:

    – L’Art. 32 della Costituzione sancisce che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.

    Tale principio ha trovato piena attuazione nel 1978 con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, riforma promossa ed attuata dall’allora Ministro della Sanità Tina Anselmi, prima donna Ministro in Italia, partigiana e veneta. In questi giorni abbiamo assistito ad un pesante oltraggio alla sua figura e alla sua memoria attraverso l’imbrattamento con una svastica di una targa a lei dedicata nella città di Torino.

    Al fine di onorare concretamente il suo enorme lascito morale, si ritiene opportuno promuovere tra i candidati in Veneto (terra di origine di Tina Anselmi cui è rimasta fortemente legata tutta la vita) un impegno specifico per portare avanti il suo operato in relazione al Servizio Sanitario Nazionale (la legge 833/78 che ha istituito il SSN è considerata la più importante riforma della storia della Repubblica Italiana).

    – La recente pandemia legata al Covid ha inequivocabilmente confermato la fondamentale importanza di un Servizio Sanitario Pubblico universalmente accessibile e ben funzionante. Tuttavia in questo momento il SSN è in una fase critica per la sua sostenibilità futura a causa dei problemi legati al suo finanziamento ed alla carenza di professionisti sanitari. Queste difficoltà stanno spalancando le porte ad una irreversibile deriva privatistica del sistema che è necessario urgentemente impedire;

    – Il programma presentato dal Partito Democratico esplicita in modo chiaro che il SSN è un bene pubblico fondamentale da tutelare ed entra nel merito di specifiche azioni ed iniziative finalizzate a valorizzarlo.

    Tutto ciò premesso, i sottoscritti candidati del Partito Democratico in Veneto, qualora eletti nel prossimo Parlamento, si impegnano a:

     

    ZORZI SOTTOSCRIVE IL DOCUMENTO “GARANTIRE LA SANITA’ PUBBLICA PER TUTTI”

    Ho sottoscritto con grande convinzione il documento “Garantire la sanità pubblica a tutti” redatto dal Gruppo Sanità e Sociale del Partito Democratico Veneto, coordinato da Claudio Beltramello.
    ➡ L’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto con la pandemia ha dimostrato quanto sia necessario affermare il principio dell’interesse pubblico nella tutela della salute.
    ⚠️ Tra tagli ai servizi, carenza di medici e boom della sanità privata, nel nostro territorio, a #Castelfranco, a #Montebelluna, come nel resto della provincia, stiamo correndo il rischio di uscire dalla pandemia con un sanità pubblica fortemente indebolita.
    🔄 Va invertita subito la rotta con nuovi investimenti in personale, strutture e servizi sul territorio, sfruttando al meglio anche le opportunità del #PNRR, a cominciare dalle Case di Comunità.
    ‼ La salute è un bene comune, tra i più preziosi, e rivendichiamo la necessità che la sanità, ossia il sistema che deve garantire questo bene a tutti, resti saldamente nelle mani pubbliche per essere all’altezza dei vecchi e nuovi bisogni delle nostre comunità.

     

  • SCEGLI

  • LA CAMPAGNA ELETTORALE PIU’ IMPORTANTE DEGLI ULTIMI ANNI

  • LA LEGGE ELETTORALE: alcuni utili chiarimenti

    Cosa significa collegio elettorale?

    E’ una porzione di territorio che racchiude più comuni (o più quartieri nelle città più popolose) confinanti. E’ la base su cui la legge agisce per ridurre milioni di voti e ‘trasformarli’ in 400 deputati e 200 senatori.

    Collegio uninominale – In questo tipo di collegi si presentano singoli candidati, uno contro l’altro. E’ sempre associato al concetto di elezione maggioritaria, ovvero il più votato tra i singoli candidati risulta eletto.

    Collegio plurinominale – In questo tipo di collegi si presentano liste di candidati, ed è associato (semplificando) al concetto di elezione proporzionale, ovvero gli eletti delle singole liste vengono scelti in proporzione ai voti ricevuti.

    Es. nel collegio plurinominale X si presentano tre partiti (A, B e C). Bisogna eleggere in questo collegio 10 deputati. Ognuno dei tre partiti presenta un listino di 10 nomi. Se A prende il 50% dei voti otterrà il 50% dei seggi, ovvero 5 eletti. Se B prende il 30%, avrà 3 eletti, e C con il 20% i restanti 2.

     

    La scheda elettorale

    L’Italia viene divisa in 147 zone (chiamati collegi). Uno di questi collegi – per fare un esempio concreto –  è la città di Bologna. Nel collegio di Bologna ci sarà un numero ancora non definito di candidati. Qui di seguito vedete com’era una scheda elettorale nel 2018, quando i candidati erano 11. I candidati, indicati con nome e cognome nella parte alta di ogni riquadro, saranno associati ai partiti che li sostengono.

     

    I cittadini di Bologna che andranno a votare dovranno scegliere il candidato e lo potranno fare o mettendo una croce sul nome che scelgono oppure sul simbolo di una delle liste. Agli effetti della scelta del candidato, barrare il nome in alto o il simbolo è identico.

    Sulla scheda come vedete ci sono però anche altri nomi. Quelli sono i candidati del cosiddetto “listino bloccato”: cosa succede loro lo vedremo dopo.

     

    Chi viene eletto? Chi prende più voti

    Viene eletto il candidato che in questo collegio (la città di Bologna) ottiene più voti. Basta anche un voto in più degli avversari per essere eletto deputato. Nel 2018 i circa 145mila elettori che sono andati a votare avevano eletto De Maria con 54mila voti, quattordicimila in più di Scarano.

    De Maria è stato eletto con il 37.2% dei consensi ma sarebbe bastata qualsiasi percentuale, purché fosse più alta di quella dei suoi avversari.

    Questo è il sistema maggioritario. La parola “maggioritario” l’avrete sentita spesso associata al termine “uninominale”, perché vanno a braccetto: uninominale vuol dire che ogni partito o ogni coalizione presentano un solo nome, come in questo caso. E vince solo uno (quello che ha la maggioranza relativa).

    Questo è il primo motivo per cui esistono le coalizioni: per mettere insieme i voti di più partiti dietro a un singolo candidato.

    Si elegge così un deputato ( metodo maggioritario ) per ognuna delle 147 zone in cui è divisa l’Italia. Cosa succede per i restanti 253 per arrivare ai 400 deputati da eleggere? Otto sono eletti all’estero ma per ora possiamo lasciarli da parte. Restano quindi 245 deputati da eleggere.

     

    Come si eleggono due terzi dei deputati

    Qui entra in gioco l’altra parola chiave delle elezioni: proporzionale. Vediamo come.

    La prima cosa da fare a questo punto è sommare tutti i voti di tutti i partiti in tutta Italia. Nel 2018 la ‘classifica’ appariva così:

    Movimento 5 Stelle: 10.697.994 voti

    Partito Democratico: 6.134.727 voti

    Lega: 5.691.921 voti

    e così via.

    In percentuale: i 10.697.994 di voti del M5s erano pari al 32,7% di tutti voti. Il Partito Democratico aveva ricevuto il 18,7% e i voti della Lega corrispondevano al 17,4%.

    “Proporzionale”, l’avrete capito, è autoesplicativo: i 245 deputati restanti vengono eletti in proporzione ai voti ricevuti dai singoli partiti.

    Con alcune semplificazioni,  date queste percentuali 80 deputati andrebbero al M5s, 45 al Pd e 42 alla Lega.

     

    Dal voto al nazionale, dal nazionale al territorio

    Non è finita qui, perché ovviamente vanno scelti i singoli deputati: chi sono quei 45 che si attribuiscono al Pd? Con un complicato sistema di ripartizione territoriale, si torna sul territorio, anche se a un livello superiore a quello delle 147 zone iniziali.

    Il territorio nazionale a questo scopo è diviso in zone più ampie dei collegi uninominali, che in molti casi corrispondono a intere regioni – quelle con meno abitanti, dalla Calabria in giù – in altre accorpano solo due o più collegi. Anche questi – in quanto ‘parti del territorio’ – si chiamano collegi, ma sono plurinominali.

    Come potete immaginare, se “uninominale” vuol dire che si presenta un solo candidato, “plurinominale” vuol dire che si presentano più candidati. E qui torniamo agli altri nomi presenti – accanto al simbolo dei partiti – sulla scheda elettorale. Il cosiddetto listino bloccato.

    Il calcolo complicato di cui sopra arriva a definire in quali collegi plurinominali i 45 deputati del Pd devono essere eletti. Ad esempio: 3 nel collegio che include Bologna, 1 a Milano e zero in Sicilia. La distribuzione è difficile, piena di controlli e correttivi, ma il totale deve fare 22 e rappresentare la distribuzione dei voti nazionali dei partiti.

     

    Legge elettorale: cos’è il listino bloccato e come funziona

    Ultimo passaggio. Per scegliere i 3 deputati eletti a Bologna a questo punto si va a guardare la lista dei nomi e si prendono i primi 3. L’ordine del listino definisce l’ordine di elezione: per questo si dice “bloccato”. L’alternativa – che la legge elettorale non prevede – è quella delle preferenze: quando ci sono le preferenze, l’ordine è stabilito dal numero di quelle ricevute, come nelle elezioni comunali.

    A questo punto abbiamo anche gli altri 245 deputati eletti, che si sommano ai 147 uninominali e agli 8 eletti all’estero. E la nuova Camera è pronta per essere convocata.

    Al Senato il meccanismo è molto simile, con numeri dimezzati: 74 senatori eletti nei collegi uninominali122 nei collegi plurinominali 4 all’estero. In più, al Senato la distribuzione dei seggi non avviene a livello nazionale, perché la Costituzione prevede che il Senato sia eletto su base regionale.

    Quindi: Camera e Senato sono eletti con una legge elettorale simile, in parte maggioritaria-uninominale (un terzo) e in parte proporzionale-plurinominale (due terzi). L’elettore ha però un solo voto, con cui contribuisce a definire le parti. 

     

     

    Legge elettorale: le soglie di sbarramento

    Aggiungiamo un’ultima cosa, di cui non abbiamo parlato finora: le soglie di sbarramento. Per ottenere dei seggi, i partiti devono superare un certo numero di voti minimi, altrimenti avranno zero posti in Parlamento.

    Un partito deve avere almeno il 3% dei voti oppure presentarsi in una coalizione di partiti che ottengono insieme il 10%, con delle eccezioni per i partiti forti in singole regioni o per le rappresentanze delle minoranze linguistiche.

    E’ questo il secondo motivo per cui esistono le coalizioni.

    In ogni caso, i partiti che non raggiungono l’1% non accedono al riparto dei seggi.

     

  • PRESENTAZIONE LIBRO DI ALESSANDRO ZAN “SENZA PAURA La nostra battaglia contro l’odio” LIBRERIA UBIK VENERDI’ 1 LUGLIO ORE 18.30

    Il Partito Democratico ritiene di fondamentale importanza il sostegno dei diritti e delle libertà di tutti e di ciascuno, tutelare la possibilità per ogni persona di esprimere compiutamente e liberamente la propria personalità e il proprio progetto di vita, nel rispetto delle libertà e delle dignità altrui.

    Il Partito Democratico sostiene convintamente il DDL ZAN, il disegno di legge che prende il nome dall’on. Alessandro Zan “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”, approvato dalla Camera dei deputati il 4 novembre 2020 ma ancora fermo al Senato.

    È una battaglia di civiltà sostenuta anche dal Circolo PD di Castelfranco Veneto, che vi invita alla presentazione del libro “SENZA PAURA la nostra battaglia contro l’odio”.

    Alessandro Zan presenta

    “SENZA PAURA la nostra battaglia contro l’odio”

    VENERDÌ 1° LUGLIO 2022 ALLE ORE 18:30

    Libreria Ubik Castelfranco

    Introduce Giovanni ZORZI, segretario provinciale PD Treviso

    Interviene ALESSANDRO ZAN, deputato PD

    Modera Teresa SPALIVIERO, segretaria PD Castelfranco V.

     

  • TESSERAMENTO ANNO 2022

    La Direzione Nazionale del PD ha deciso di riformare le modalità di tesseramento per l’anno 2022, all’insegna della maggior trasparenza possibile, regolarità delle iscrizioni e dei versamenti, utilizzo delle tecnologie informatiche, per una maggior vicinanza tra cittadine/cittadini e livelli organizzativi di partito.

    La via ordinaria del tesseramento è on line (questo il link https://tesseramento.partitodemocratico.it/ ), con pagamento tramite carta di credito, bonifico bancario, Pay Pal. Il pagamento viene incassato dal Nazionale e verrà periodicamente ripartito tra i diversi livelli interni (nazionale, regionale, provinciale e di Circolo). Consiglio a chi non abita a Castelfranco V. e vuole comunque iscriversi al nostro circolo, perché vi lavora o studia o per altri motivi, di precisarlo nelle note informative da inserire nel modulo on line. Con la stessa carta di credito possono essere pagate al massimo n. 3 tessere.

    Oltre alla modalità on line con carta di credito, è stata attivata la possibilità di tesserarsi pagando con un normale bancomat presso il Circolo di iscrizione. Il nostro Circolo è stato dotato di un POS, che useremo, assieme a un p.c., in occasione della Festa del Tesseramento del 24 giugno 2022 oppure quando noi della segreteria (io, il tesoriere Franco Pomiato, il segretario organizzativo Vincenzo Lamberti) faremo le singole tessere.

    Le modalità tradizionali (pagamento in contanti al Circolo) sono considerate residuali. Potranno comunque essere utilizzate al massimo per un terzo degli iscritti del Circolo. Quindi tranquillizzo tutti: potremo fare le tessere anche con pagamento in contanti!

    Alcuni iscritti hanno già provveduto a fare la tessera on line: periodicamente la Federazione Provinciale mi comunica i nominativi delle persone che si sono iscritte on line.

    Costo della tessera

    Il costo della tessera 2022 per il Veneto è di € 25,00.

    Per gli iscritti di età compresa tra i 16 e i 26 anni, il costo è ridotto del 50%.

    Per chi partecipa ad organismi elettivi, si aggiunge un contributo straordinario. Per i nostri consiglieri comunali (Comune da 15.000 a 50.000 abitanti), il contributo aggiuntivo è di € 30,00.

    Contributo al Circolo

    Molti di voi negli anni scorsi in occasione del tesseramento hanno versato una somma superiore per le attività del Circolo. Noi siamo veramente grati a costoro!

    Cito a titolo di esempio che nel solo 2022 il nostro Circolo ha contribuito con una quota significativa alle spese di stampa del giornale “Castelfranco Merita Informa” e all’evento che abbiamo tenuto il 3 aprile 2022 a Casa Riese assieme ai Circoli Alta Castellana e Vedelago.

    Naturalmente invito quanti fossero disponibili a versare contributi al nostro Circolo. Lo si potrà fare o consegnando contanti a noi della segreteria in occasione della Festa del Tesseramento oppure facendo un bonifico bancario a favore del Circolo PD di Castelfranco Veneto, indicando come causale “Erogazione liberale L. 13/2014”, IBAN IT87 D083 9961 5640 0000 0317 882. Conservando la ricevuta del bonifico sarà possibile detrarre il 26% in sede di dichiarazione dei redditi.

  • BUONA FESTA DELLA REPUBBLICA (2 Giugno 2022)

    2 Giugno 1946: milioni di donne e uomini scelgono di rendere l’Italia una Repubblica.
    Mai come in questi tempi dobbiamo ricordare e comunicare i valori di questa ricorrenza: la democrazia e la libertà.
    Continuiamo a coltivarli e a proteggerli in modo che l’impegno e il sacrificio di chi ci ce li ha donati non vada sprecato.
  • CASTELFRANCO MERITA INFORMA – GIORNALE N° 1

    La Coalizione Castelfranco Merita, che ha presentato Sebastiano Sartoretto come proprio candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative di Ottobre 2020, intende essere presente con questo giornale ed  esprimere il proprio punto di vista e i propri progetti e programmi alla Città ;  questa iniziativa avrà carattere di periodicità al fine di stimolare il dibattito e l’interesse dei cittadini su quanto avviene a Palazzo.  (vedi pdf)

    PUNTI TRATTATI IN QUESTO NUMERO

    • Presentazione                                           pag.1
    • Proposte concrete per l’ambiente        pag.2
    • Tutela di parco e piscine                        pag.3
    • Il nostro Ospedale                                   pag.4
    • Piazza e viabilità a Salvatronda            pag.5
    • Potenziare i servizi sociali                     pag.6
    • Pista ciclabile di Via Postioma             pag.7
    • Gli spazi per i giovani                             pag.8

  • 3 APRILE 2022: UN ALTRO VENETO E’ POSSIBILE, APERTO ALL’EUROPA E ALLA PACE

    I Circoli PD di Castelfranco Veneto, dell’Alta Castellana  e di Vedelago organizzano un evento del Partito Democratico per Domenica 3 Aprile

    presso CASA RIESE a Riese Pio X, via Don Gnocchi 5, vicino campo sportivo.  (Locandina)

    Stiamo vivendo momenti difficili e tristi. Finalmente pareva che potessimo liberarci di una pandemia che ha sfiancato il mondo per oltre due anni e potessimo concentrare tutto il nostro impegno e le nostre energie sulla costruzione di un futuro democratico di sviluppo e di riduzione delle diseguaglianze sociali, anche grazie ai fondi europei del Recovery Found e al PNRR.   Invece siamo sconvolti e distratti: l’invasione armata dell’Ucraina da parte della Russia, la resistenza da parte dello stato e del popolo ucraino, una guerra terribile che sta distruggendo una grande nazione, una pace che non sembra avvicinarsi. Ci interroghiamo sui motivi di questa catastrofe, si avanzano tante ipotesi, restiamo attoniti e senza certezze.  Al contempo tutti ci sentiamo spinti a fare qualcosa che possa portare soccorso alle popolazioni martoriate, favorire un processo di pace, fermare l’invasore, accogliere i profughi: i singoli cittadini, le organizzazioni del Terzo Settore, il Governo Italiano, le altre Nazioni, l’Europa, stanno assumendo decisioni e implementando azioni di grande importanza.   Ancora di più sentiamo il bisogno di trovarci, di confrontarci con persone autorevoli, di considerare quale sviluppo noi possiamo sostenere nel nostro territorio e nel Veneto.

    Queste sono le ragioni che hanno portato i tre Circoli PD della Castellana ad organizzare questo momento di confronto aperto a tutta la cittadinanza.

    ore 9.45 TAVOLA ROTONDA

    Apertura dei lavori: Teresa Spaliviero, Segretaria Circolo PD di Castelfranco Veneto

    Intervengono:

    • Alessandra Moretti, Europarlamentare PD
    • Andrea Martella, Segretario Regionale Veneto PD
    • Giovanni Zorzi, Segretario Provinciale di Treviso PD
    • Sebastiano Sartoretto, Consigliere Comunale PD, Capogruppo di Castelfranco Merita

    Ore 13.00      Pranzo sociale

     

    Note organizzative:

    Costo del pranzo: bambini fino a 12 anni: gratis, giovani fino a 20 anni: € 10.00, adulti: € 20.00.

    È gradita la prenotazione (fortemente raccomandata!), da comunicare entro il 30 marzo a pdcastelfranco@gmail.com oppure con messaggio o chiamata a 3402825892 o 3357283285

    Ingresso con green pass e mascherina, in conformità con le indicazioni di legge.