• MERCOLEDI’ 5 NOVEMBRE INCONTRO CON BELTRAMELLO SUL TEMA : “QUALI SONO I BISOGNI E I DESIDERI DELLA NUOVA GENERAZIONE DI GENITORI?”

  • 1 NOVEMBRE 2025: 9 ANNI DALLA SCOMPARSA DI TINA ANSELMI

    Il 1° novembre 2016 è morta Tina Anaselmi;  è stata la prima donna ad aver ricoperto il ruolo di Ministro della Repubblica italiana; ha difeso le lavoratrici e le madri; ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale; è per noi un grande onore saperla nostra concittadina.

    Nel sito web del nostro Circolo c’è una pagina dedicata a questa nostra grande concittadina; comprende la sua storia e alcuni avvenimenti a partire dall’anno della sua morte: Convegno 2020; Convegno 2023; varie proposte del PD per ricordarla.

    https://www.pdcastelfrancoveneto.it/category/tina-anselmi/

  • INDICATORE PER VALUTARE IL DIRETTORE GENERALE – CLIMA DA CASERMA

    Video

    Puoi costruire nuovi ospedali, inaugurare reparti, tagliare nastri.

    Ma se mancano le persone, resta solo il cemento.

    Negli ultimi anni migliaia di professionisti hanno lasciato il servizio pubblico, stremati da turni infiniti, stipendi inadeguati e mancanza di riconoscimento.

    Se non investiamo nella valorizzazione di chi c’è già e nell’attrazione di nuovo personale sanitario, il sistema rischia di svuotarsi dall’interno.

    In Veneto serve una svolta: ambienti di lavoro sani, percorsi di crescita, meritocrazia vera e stipendi dignitosi.

    Solo così potremo garantire una sanità pubblica che funzioni davvero.

    Sanità. Serve aggiungere altro?

     

    Per avere un’idea generale di Claudio sulla sanità,   i suoi interventi significativi sono stati raggruppati nella  pagina: “ Claudio Beltramello e la sanità veneta

    #veneto     #sanitàpubblica    #claudiobeltramello    #sociale    #sanitàserveaggiungerealtro    #sanità     #comunità    #regionaliveneto2025

  • COME SI PUO’ RISOLVERE LA CRISI DELLA SANITA’ IN VENETO

    Crisi Sanità Veneta: mancano medici e cresce la burocrazia

    La crisi della sanità veneta è ormai sotto gli occhi di tutti. Oggi in Veneto ci sono soltanto 1,6 medici ogni 1.000 abitanti che lavorano nel sistema sanitario pubblico. Una cifra ben al di sotto della media nazionale, che si attesta a 1,86, e lontanissima dai livelli delle regioni più virtuose, dove si arriva fino a 2,5. Il Veneto si colloca così tra le ultime quattro regioni in Italia per numero di medici nel servizio pubblico.

    Un sistema sanitario in affanno

    Negli ultimi cinque anni, circa 3.000 medici hanno lasciato il sistema sanitario pubblico veneto. Le ragioni sono molteplici: carichi di lavoro sempre più pesanti, stipendi non competitivi e una crescente burocrazia che limita l’autonomia professionale. Di conseguenza, il rischio concreto è quello di non avere più professionisti sufficienti per garantire cure di qualità ai cittadini.

    Le cause della crisi nella sanità veneta

    Oltre alla carenza di personale, pesa anche la mancanza di politiche regionali efficaci per trattenere i professionisti. Molti medici scelgono di trasferirsi in regioni dove vengono valorizzati con stipendi più alti e con un’organizzazione del lavoro più efficiente. Inoltre, l’eccessiva burocrazia rallenta i processi e riduce il tempo dedicato ai pazienti, aggravando ulteriormente la crisi della sanità veneta.

    Le soluzioni possibili

    Tuttavia, uscire da questa situazione è possibile. Servono ambienti di lavoro motivanti e moderni, dove il merito venga premiato e i professionisti possano crescere. È necessario inoltre ridurre la burocrazia, digitalizzare i processi e migliorare le retribuzioni per rendere il Veneto competitivo rispetto ad altre regioni italiane. Queste non sono solo scelte tecniche: sono scelte politiche che determineranno il futuro della sanità pubblica e il diritto alla salute di ogni cittadino.

    Un appello alla responsabilità politica

    La crisi sanitaria veneta non riguarda solo gli addetti ai lavori, ma ogni cittadino. Per questo motivo, serve una visione politica chiara e coraggiosa, capace di investire nelle persone e nei servizi. Solo così sarà possibile costruire un sistema sanitario più giusto, efficiente e vicino ai bisogni reali della popolazione.

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  • INCONTRI  CON  CLAUDIO BELTRAMELLO: CASA E SALUTE il 24 ottobre – L’AFFIDO il 28 ottobre

    Il primo incontro sarà condotto insieme da Claudio BELTRAMELLO Barbara DE NARDI, entrambi candidati a consigliere regionale, sui seguenti temi:

      LA CASA: ipotesi e soluzioni per l’emergenza abitativa

    LE LISTE D’ATTESA: proposte di nuovi scenari per la sanità pubblica

    L’incontro si terrà  venerdì 24 ottobre 2025 alle ore 18.00  presso la sala Pacifico Guidolin,  Biblioteca Comunale di Castelfranco Veneto, ingresso da Via dell’Abbaco.

     

    Nel secondo incontro Claudio BELTRAMELLO (in presenza) dialoga con Karim Falcone e Emilia Russo (on line), dell’Associazione M’Ama – Dalla Parte dei bambini, che presentano il libro di Karim Falcone “Non vi ho chiesto di chiamarmi Mamma“: L’affido raccontato così: con sincerità, un po’ di ironia e il cuore aperto .

    L’incontro si terrà  martedì 28 ottobre 2025 alle ore 18.00 in modalità mista:

    in presenza:  presso la libreria  Mondadori Bookstore, via F.M. Preti 24, Castelfranco Veneto.

     

     

     

     

  • CENA DI AUTOFINANZIAMENTO DOMENICA 26 OTTOBRE

    Claudio Beltramello cena PD Castelfranco Veneto: un incontro per sostenere la sanità pubblica

    Il Circolo PD di Castelfranco Veneto continua con determinazione il proprio impegno
    in difesa della sanità pubblica e sostiene con convinzione la candidatura a consigliere regionale
    del dottor Claudio Beltramello, medico e professionista esperto in organizzazione sanitaria.
    In un momento delicato per il sistema sanitario, è fondamentale promuovere iniziative
    che mettano al centro le persone e i servizi pubblici.

    Cena di autofinanziamento PD con Claudio Beltramello

    Per sostenere la campagna elettorale e, allo stesso tempo, favorire un dialogo aperto con i cittadini,
    il Circolo PD organizza una cena di autofinanziamento con Claudio Beltramello
    domenica 26 ottobre 2025, alle ore 19.30, presso il
    Ristorante Rino Fior, in via Montebelluna di Salvarosa 27, Castelfranco Veneto.
    Durante la serata sarà possibile confrontarsi sulle principali sfide del Veneto e discutere insieme soluzioni concrete
    per migliorare la vita dei cittadini.

    L’evento “Claudio Beltramello cena PD Castelfranco Veneto” sarà, inoltre, un momento di
    incontro, ascolto e partecipazione, dedicato a chi crede in una politica vicina ai cittadini
    e impegnata nella tutela della sanità pubblica.

    Un’occasione per sostenere idee e comunità

    La cena PD con Claudio Beltramello sarà anche un’occasione preziosa per discutere di
    politiche sanitarie, servizi territoriali e futuro del Veneto,
    in un clima di dialogo costruttivo e partecipazione attiva.
    Inoltre, l’evento offrirà la possibilità di condividere esperienze, ascoltare proposte e rafforzare il legame
    tra politica e comunità locale.

    Il contributo di partecipazione suggerito è di €50,00.
    È consigliata la prenotazione scrivendo a:
    📧 pdcastelfranco@gmail.com
    📱 WhatsApp 340 2825892

    Infine, un caro saluto dalla Segretaria del Circolo PD,
    Teresa Spaliviero, che invita tutti i cittadini a partecipare e contribuire a un
    progetto politico fondato su impegno, ascolto e solidarietà.
    Solo insieme, infatti, è possibile costruire un futuro migliore per la nostra comunità.

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  • MERENDA DI PACE: SABATO 10 OTTOBRE ORE 11 AL PARCO DELLA CASETTA ROSSA IN VIA VERDI

    Ci sono momenti in cui fermarsi insieme, anche solo per una merenda, diventa un gesto simbolico e umano.

    SABATO 11 OTTOBRE ALLE 11 al PARCO DELLA CASETTA ROSSA a Castelfranco Veneto, in via Verdi,

    ci ritroviamo per una Merenda di Pace   : un incontro semplice per affermare la nostra fiducia nella pace, nella dignità e nei diritti di tutte e tutti.

    Perché anche un piccolo gesto, come stare insieme, può diventare una scelta di pace e di giustizia.

    .

  • PERCHE’ I POVERI VOTANO A DESTRA

    Riportiamo uno studio dell'Università Bocconi del 13 Maggio 2025 che ci sembra utile per l'attuale 
    campagna elettorale; è molto interessante per comprendere un fenomeno apparentemente incomprensibile 
    del perchè i poveri votano a destra 
    
    

    Politica identitaria e disuguaglianze: lo studio Bocconi che spiega il cambiamento

    La politica identitaria e disuguaglianze sono oggi al centro del dibattito politico.
    Uno studio dell’Università Bocconi spiega come le battaglie culturali abbiano sostituito quelle economiche, cambiando il modo in cui le persone votano. Questo cambiamento ha favorito la crescita della destra, persino tra chi rischia di perdere di più in termini economici.


    Politica identitaria e disuguaglianze: il paradosso della nostra epoca

    Oggi assistiamo a un paradosso evidente:

    • le disuguaglianze economiche aumentano,
    • ma la domanda di redistribuzione diminuisce.

    Le classi popolari, storicamente vicine alla sinistra, scelgono sempre più spesso la destra.
    Le campagne elettorali non si concentrano più su salari, welfare e tasse, ma su temi culturali come religione, immigrazione e valori tradizionali.

    Secondo lo studio di Nicola Gennaioli e Guido Tabellini, pubblicato su Econometrica:

    “Non siamo più divisi in classi economiche, ma in identità culturali. È qui che si gioca la partita politica”.


    Quando la cultura supera l’economia nella politica

    Gennaioli e Tabellini spiegano che la polarizzazione politica non dipende più solo da reddito e ricchezza.
    Oggi la frattura principale è tra due visioni opposte della società:

    • Progressisti multiculturali
    • Conservatori legati a valori locali e tradizionali

    Quando la cultura diventa il tema dominante, anche un lavoratore precario può sentirsi più vicino a un’identità conservatrice che alla propria classe sociale.


    Come le persone scelgono la propria identità

    Le persone scelgono l’identità che percepiscono come più rilevante nei conflitti sociali.

    • Quando l’economia domina l’agenda politica, le divisioni seguono le classi sociali.
    • Quando emergono temi culturali, la spaccatura diventa culturale, superando quella economica.

    Come spiega Tabellini:

    “Un cittadino che si identifica come bianco, cristiano e tradizionalista darà meno importanza alla redistribuzione economica e più alla difesa dei propri valori, anche se appartiene a una classe svantaggiata”.


    Propaganda identitaria: la strategia che divide

    Lo studio mostra come i partiti abbiano imparato a sfruttare questa dinamica.
    Oggi investono risorse nella propaganda identitaria, creando uno scontro tra “noi” e “loro”:

    • cittadino locale contro immigrato,
    • lavoratore tradizionale contro élite progressista.

    Questo processo, definito “spargere stereotipi”, mira a:

    • rafforzare le divisioni culturali,
    • radicalizzare le posizioni politiche,
    • aumentare la polarizzazione.

    “La propaganda non serve a convincere, ma a radicalizzare”, afferma Gennaioli.
    “Ogni slogan estremo spinge l’avversario a diventare ancora più estremo”.


    Politica identitaria e disuguaglianze: il sondaggio che conferma la teoria

    Un sondaggio su 3.000 cittadini americani dimostra che la maggior parte oggi si identifica in termini culturali, non economici.

    • Chi si definisce “bianco, cristiano e tradizionalista” tende a essere più ostile all’immigrazione e meno favorevole alla redistribuzione.
    • Chi si riconosce come “secolare, multiculturale e cittadino del mondo” ha posizioni opposte.

    Queste identità influenzano il voto molto più del reddito.


    Il caso China Shock: la prova concreta

    Il modello è stato testato sul caso del China Shock, ovvero l’impatto della concorrenza cinese sulle aree industriali statunitensi.
    Nei territori più colpiti:

    • gli elettori conservatori hanno chiesto meno redistribuzione,
    • e più politiche anti-immigrazione.

    Questo fenomeno è iniziato prima dell’ascesa di Donald Trump, dimostrando che non si tratta solo di propaganda, ma di un cambiamento profondo e duraturo.


    Un mondo diviso, ma non più per reddito

    La teoria di Gennaioli e Tabellini spiega anche la crisi europea:

    • il declino dei partiti socialdemocratici,
    • la crescita di campagne identitarie,
    • la debolezza di una politica che parla solo di disuguaglianze economiche.

    “La sinistra ha sottovalutato il ruolo della cultura”, conclude Tabellini.
    “Finché ignorerà i temi identitari, continuerà a perdere proprio tra i suoi ex elettori”.

  • Claudio Beltramello e la SANITA’ VENETA

    VideoPuoi costruire nuovi ospedali, inaugurare reparti, tagliare nastri.Ma se mancano le persone, resta solo il cemento.

    Negli ultimi anni migliaia di professionisti hanno lasciato il servizio pubblico, stremati da turni infiniti, stipendi inadeguati e mancanza di riconoscimento.

    Se non investiamo nella valorizzazione di chi c’è già e nell’attrazione di nuovo personale sanitario, il sistema rischia di svuotarsi dall’interno.

    In Veneto serve una svolta: ambienti di lavoro sani, percorsi di crescita, meritocrazia vera e stipendi dignitosi.

    Solo così potremo garantire una sanità pubblica che funzioni davvero.

    Sanità. Serve aggiungere altro?

    #veneto     #sanitàpubblica    #claudiobeltramello    #sociale    #sanitàserveaggiungerealtro    #sanità     #comunità    #regionaliveneto2025

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    Le possibili soluzioni alla crisi della sanità in Veneto

    In Veneto abbiamo solo 1,6 medici ogni 1.000 abitanti che lavorano nel sistema sanitario pubblico.
    La media nazionale è 1,86, e le regioni più virtuose arrivano a 2,5.
    Siamo quart’ultimi in Italia.
    Negli ultimi 5 anni, 3.000 medici si sono autolicenziati dal sistema pubblico.
    Il rischio? Non avere più professionisti che possano garantire cure e servizi ai cittadini.
    Ma le soluzioni ci sono:
    ✅ creare ambienti motivanti e valorizzanti
    ✅ premiare il merito
    ✅ ridurre la burocrazia inutile
    ✅ pagare di più i medici, come già fanno altre regioni
    Queste non sono solo scelte tecniche.
    Sono scelte politiche.

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    Medici di medicina generale: l’avamposto che rischiamo di perdere

    In Veneto la carenza di medici di medicina generale non è un’ipotesi: è già realtà.

    Negli ultimi anni la Regione ha perso circa 350 medici in attività (2020-2024).

    Secondo la Fondazione Gimbe, al 1° gennaio 2024 mancherebbero 785 medici per garantire il rapporto “ottimale” (1 medico ogni 1.200 assistiti) nella nostra regione.

    Intanto il carico per chi resta è sempre più pesante: oggi il medico di famiglia veneto ha mediamente 1.546 assistiti, ben oltre la media nazionale e oltre la soglia accettabile.

    Sono questi i numeri che spiegano l’impossibilità per molte persone, soprattutto le più fragili, di trovare un medico vicino, di ottenere visite tempestive o semplici risposte di routine. Questo avamposto della sanità rischia di venire meno proprio là dove serve di più.

    Non possiamo accettare che, nella nostra terra, la salute diventi un lusso. Difendere la sanità pubblica significa anche ricostruire la medicina di base, rendere la professione attrattiva, garantire che ogni cittadino, ovunque viva, abbia vicino un medico che sappia ascoltarlo e che se prenda cura.

    La sanità pubblica non è un privilegio: è un diritto.

    #sanitàpubblica    #sanitàserveaggiungerealtro     #sanitàveneto     #regionaliveneto2025

    Segui Claudio Beltramello su Facebook  per approfondire le sue proposte per la sanità veneta.

     

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    Valorizzare i professionisti

    La sanità veneta valorizzare professionisti è una questione urgente. Nel video, Claudio Beltramello spiega le criticità del sistema sanitario pubblico e propone soluzioni concrete per valorizzare medici, infermieri e tutti gli operatori che garantiscono cure ogni giorno.


    Perché la sanità veneta rischia di perdere i professionisti

    Oggi la sanità veneta affronta due grandi problemi:

    1. Carenza di personale in entrata
    2. Fuga continua di medici, infermieri e professionisti dalla sanità pubblica

    Molti lasciano il sistema perché non si sentono valorizzati, ascoltati o rispettati.
    Inoltre, i carichi di lavoro elevati rendono il lavoro spesso insostenibile.

    Senza chi lavora negli ospedali e nei servizi territoriali, nessun modello sanitario può reggere.


    Le cause della fuga dei professionisti

    • Scarsa valorizzazione delle competenze
    • Condizioni di lavoro difficili e stressanti
    • Mancanza di ascolto e riconoscimento
    • Carichi e turni troppo pesanti

    Investire sulle persone: la priorità di Claudio Beltramello

    Secondo Claudio Beltramello, il primo investimento deve partire dalle persone.
    Valorizzare i professionisti significa:

    • Garantire condizioni di lavoro dignitose
    • Restituire orgoglio a chi mantiene il sistema sanitario
    • Ascoltare e coinvolgere il personale nelle decisioni
    • Offrire formazione continua e opportunità di crescita

    Proposte concrete per la sanità veneta

    1. Migliorare le condizioni di lavoro di medici e infermieri
    2. Ridurre i carichi di lavoro e ottimizzare i servizi
    3. Incentivare la formazione continua
    4. Promuovere la partecipazione attiva dei professionisti nelle decisioni

    Sanità pubblica forte e vicina ai cittadini

    Per avere una sanità veneta forte, è fondamentale partire dalla valorizzazione dei professionisti.
    Il video di Claudio Beltramello spiega come rafforzare il sistema sanitario pubblico e garantire un servizio efficiente e sicuro a tutti i cittadini.


    Guarda il video e resta aggiornato

    Guarda il video su Facebook per seguire gli aggiornamenti e approfondire le proposte di Claudio Beltramello per la sanità veneta.

  • Claudio Beltramello CANDIDATO CONSIGLIERE REGIONALE

    Venerdì 12 settembre 2025 si è svolta a Castelfranco Veneto la presentazione ufficiale di Claudio Beltramello, candidato consigliere regionale Veneto per il Partito Democratico.
    L’incontro si è tenuto durante l’Assemblea dei Circoli PD della Castellana, con la partecipazione di iscritti, simpatizzanti e rappresentanti locali.

    L’evento ha segnato l’inizio ufficiale della campagna elettorale di Beltramello.


    Teresa Spaliviero apre l’assemblea e invita alla partecipazione

    La serata è iniziata con l’intervento di Teresa Spaliviero, segretaria del Circolo PD di Castelfranco Veneto.
    Ha sottolineato quanto sia importante partecipare alla vita politica, soprattutto in un periodo complesso come quello attuale.

    “Di fronte all’imperialismo territoriale, economico e digitale che sembra vincente, la mobilitazione delle cittadine e dei cittadini porta speranza e invita all’impegno.
    Oggi più che mai è fondamentale votare per una politica democratica, giusta ed equa.”

    Spaliviero ha poi parlato delle elezioni regionali Veneto 2025.
    Ha spiegato che il centrosinistra ha costruito una coalizione ampia e coesa, guidata dal Partito Democratico.
    Il candidato presidente scelto è Giovanni Manildo, già sindaco di Treviso.

    Infine, ha illustrato come avviene l’elezione dei consiglieri regionali.
    Le liste PD sono provinciali e rispettano l’alternanza di genere.
    Tra i candidati della provincia di Treviso spicca Claudio Beltramello.


    Programma di Claudio Beltramello: sanità e sociale al centro

    Durante la presentazione, Claudio Beltramello ha parlato dei temi principali della sua campagna elettorale.
    Il suo impegno sarà rivolto in particolare alla sanità pubblica e al sistema sociosanitario regionale.

    Grazie a slide chiare, ha mostrato i problemi attuali e ha proposto soluzioni concrete.
    Le sue priorità includono:

    • Rafforzare la sanità pubblica veneta.
    • Ridurre le liste d’attesa per visite ed esami.
    • Valorizzare medici e infermieri con formazione e migliori condizioni di lavoro.
    • Potenziare la prevenzione e i servizi di assistenza territoriale.

    Beltramello ha ribadito che questi interventi sono essenziali per migliorare la qualità della vita dei cittadini e costruire un Veneto più vicino alle persone.


    Dibattito e sostegno alla candidatura di Claudio Beltramello

    Al termine della presentazione si è aperto un dibattito attivo e partecipato.
    Molti iscritti e simpatizzanti hanno espresso entusiasmo per la candidatura di Beltramello.

    Hanno apprezzato la sua competenza, la chiarezza delle proposte e la passione che mette nel suo impegno politico.
    Secondo i presenti, la sua candidatura rappresenta una vera occasione di rinnovamento per il Veneto.

    L’incontro si è concluso in un clima di unità e motivazione, dando ufficialmente il via alla campagna elettorale di Claudio Beltramello candidato consigliere regionale Veneto.

     

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